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PARVOVIROSI, UN'ENTERITE VIRALE PROBLEMATICA PER I CUCCIOLI DI CANE

Valentina Ferrero

La Parvovirosi canina, conosciuta anche come gastroenterite trasmissibile, è una malattia infettiva di origine virale che colpisce tantissimi cani, soprattutto nei primi mesi di vita. È temuta da proprietari e allevatori in quanto, oltre a portare a morte rapida se non curata, può mettere a rischio intere cucciolate e tutti i cani che condividono lo stesso ambiente. Si tratta di un virus molto resistente all’ambiente e all’azione di detergenti e disinfettanti. Si consiglia, però, l’utilizzo di un virucida come la candeggina. Il Parvovirus colpisce principalmente i cuccioli di cane nel momento in cui perdono l’immunità materna e non hanno ancora completato il ciclo vaccinale. Contratta la malattia, il cane si mostra abbattuto e apatico, subentrano poi sintomi gastroenterici come vomito, diarrea, gonfiore addominale e flatulenza; le feci sono completamente liquide o striate di sangue. A causa della disidratazione da vomito e diarrea può comparire anche l’ipotermia; rara, ma non escludibile, la comparsa di febbre. «È indispensabile rivolgersi subito al veterinario ‒ riferisce il Dott. Gianbattista Filippone ‒ perché una diagnosi tempestiva consente di intervenire per tempo e avviare una terapia efficace». Si tratta di una malattia che colpisce i canidi, lupi inclusi, diffusa a livello globale e, nonostante la vaccinazione, esistono ceppi difficili da debellare. Il Dott. Filippone informa del fatto che la si può sconfiggere con il trattamento ambulatoriale, ossia «il proprietario del cane può eseguire da casa flebo reidratanti oppure recarsi quotidianamente nello studio dal professionista per reintegrare la perdita di liquidi». Ultimamente, si è utilizzato anche il sistema che prevede di veicolare il vaccino attraverso le vie nasali, in modo tale da produrre un altro tipo di immunoglobuline. In estrema ratio, si eseguono trasfusioni di sangue a seguito della perdita di questo a livello intestinale. In merito all’alimentazione, i cani si devono alimentare attraverso sondini o con l’uso di siringa tramite bocca, si imboccano con alimenti «UNA DIAGNOSI TEMPESTIVA CONSENTE DI INTERVENIRE PER TEMPO E AVVIARE UNA TERAPIA EFFICACE» liquidi e per cuccioli, molto digeribili. Consigliata anche l’alimentazione parenterale, ossia per via endovenosa, in cui si possono utilizzare acidi grassi, vitamine e soluzioni proteiche con amminoacidi che aiutano a supportare la denutrizione di più giorni. Bisogna fare attenzione, infine, quando si ha un cane giovane. Anche se viene fatta la profilassi vaccinale completa, è sempre meglio aspettare un’età adolescenziale o adulta, quindi intorno ai 7-8 mesi, per portarlo in assembramenti importanti o al parco: il sistema immunitario è in fase di costruzione.