Sontuosi banchetti, pasti luculliani, goduriose tavolate... Se si pensa al Natale e alle prossime feste, non si può non pensare anche a ciò che si mangerà. Vulcanica amante della cucina e del “buon mangiare”, Stefania Dorato dell’omonima azienda agricola che produce formaggi di capra, ci consiglia un menù con i suoi prodotti d’eccellenza. «Per me Natale è tradizione – ci spiega – ma allo stesso tempo il clima di festa mi spinge a osare, a giocare con i sapori, per cui mi piace proporre piatti tradizionali rivisitati, con fantasia e creatività. E in questo il formaggio,molto versatile, è un super aiutante».
UN APERITIVO STUZZICANTE
Nonostante rimanga sempre godibile il classico stuzzichino con un cubetto di stagionato classico, abbinato anche a un acino d’uva o a un tocchetto di pera, per le feste si potrebbe pensare a qualcosa di più particolare e ricercato, pur mantenendo gusti semplici. Per esempio, si possono proporre delle polpettine di ricotta cotte al forno, leggere e
sane, ma non per questo meno accattivanti al palato. Per i più sfiziosi, invece, un’ottima alternativa potrebbe essere quella di friggere dei bastoncini di quadrotto – il simil-feta che i Dorato definiscono “un primosale compatto” – con una croccante panatura di uovo e pangrattato. «Quest’idea, peraltro – commenta Stefania – vale anche per un secondo vegetariano, accompagnata da un piatto di verdure miste». Infine, intrigantissima è l’idea di proporre gli agnolotti di caprettone dell’azienda agricola (agnolotti con un ripieno di stufato di capretto) fritti, come stuzzichini.
LA PRIMA PORTATA
Questi ultimi agnolotti sono anche ottimi come primo, conditi alla moda antica con burro e salvia, ma se si vuole proporre qualcosa di diverso dal solito, l’immancabile alleato di chi sta ai fornelli è la robiola,fresca e avvolgente: infatti, nessuno saprà resistere alla cremosità di un buon risotto mantecato con la robiola e proponibile con diversi abbinamenti, più o meno innovativi. Per esempio, seguendo la tradizione del menù di pesce delle festività, si può optare per un risotto con scampi o gamberoni, a cui la ricotta conferirà dolcezza. Ma per fare da contraltare al gusto delicato della robiola, al posto dei crostacei, si può utilizzare la melagrana, con la sua spiccata nota acidula, per un abbinamento insolito e sorprendente. «Un’ultima proposta – ci racconta la titolare dell’Azienda agricola – è quella del risotto al moscato, mantecato sempre con la robiola, ma con un’aggiunta di blu di capra, che dona al piatto una nota di sapore più intensa e squisitamente... arrogante»
SECONDI... DIVERSI DAL SOLITO
«Nella mia esperienza, per i pranzi e le cene natalizie, si cucinano sempre più cose di quelle che in realtà si riescano a mangiare. Per cui,spesso, in alternativa agli arrosti, che appesantiscono ulteriormente i commensali, prediligo un bel tagliere di formaggi misti, golosissimo e perfetto per incontrare i gusti di tutti, ma che permette di “tenere un posticino per il dolce”. Inoltre, in un’ottica di gestione di eventuali avanzi, si può fare un risotto ai formaggi con i vari rimasugli del tagliere, per un pasto buono e antispreco».
Per i più tradizionali, invece, un’alternativa è quella del filetto di trota a cui si abbina perfettamente lo stagionato alle erbe, che si caratterizza per un sapore deciso, ma non coprente. Delle fettine sottili di questo formaggio, adagiate sul filetto di pesce in cottura, creeranno una crosticina... da acquolina!
DESSERT
Per il dessert, Stefania Dorato ci consiglia una classica cheesecake, ma anche una mousse di ricotta, a cui possiamo aggiungere a piacere della polvere di cioccolato e/o del cognac o del brandy che rendano il formaggio più avvolgente. Per guarnire, è perfetta la granella di nocciole. Ora al menù non manca che una cosa: gli ingredienti! Potete trovarli nel punto vendita dell’azienda agricola, in Strada Borghi 1 ad Alfiano Natta, ai seguenti orari:
Sabato 9-18,30/19;
Domenica 9/9,30-12,30/13.
