Climate change o no, irresponsabili o speranzosi, siamo – o almeno ci sentiamo, il che psicologicamente è quasi lo stesso – in primavera. Un mesetto di anticipo, più o meno, e senza stare a recriminare – purtroppo o per fortuna – la fine delle mezze stagioni, abbiamo una gran voglia di vivere primaverilmente, sbarazzarci di tutti quei capi eccentrici invernali che forse sanno ancora di naftalina, ridurre le precauzioni medicali con il loro sentore di farmacia e affrontare gli odori e i profumi dell’aria aperta, che ci sembra rinnovata e nuova, viva e vivace. L’impatto è delizioso, ricco di premesse sensoriali: ora porta con sé ancora qualcosa del gelo appena appena eclissato, ora prelude alle prime e tiepide calure che necessitano di un tocchetto di ghiaccio da sgranocchiare, di un aroma freschissimo da tenere in bocca, passeggiando davanti alla vetrina nitida e variopinta di Favoglia. Il tutto magari sedendosi sulle panchine per meglio assaporare le mescolanze esclusive e naturali di gusti che Anila, la titolare della gelateria, ci offre. Un fresco cibo di strada? Un nutrimento equilibrato e fantasioso? Il dessert freddo più stimato della tradizione italiana diventa un appuntamento imperdibile in qualsiasi stagione. Possiamo andare, con la memoria e l’esperienza, dal cremoso pistacchio dal piacevole retrogusto salato alle succose granite della stessa regione; possiamo viaggiare fino alle bancarelle e poi botteghe dei gelatai veneti biancovestiti che invasero piacevolmente la felix Austria asburgica con i loro locali. Personaggi d’altri tempi, che si muovono elegantemente su balconcini dalle ringhiere modellate in stile rococò. E qui nascono corteggiamenti e amoreggiamenti al ritmo di coppe di gelato e di calici colmi di Riesling Renano. Ecco quel che la gelateria di Anila riesce a farci immaginare e sognare. E la realtà? È quella dei nostri giorni ‘qualunque’ che non saranno più tali se andremo da Favoglia in una pausa pranzo, in un attimo di stacco, in un sospirato fine giornata, in un momento festivo e festoso a far provvista di freschezza e di gusto per noi e per i nostri cari e amici. Il movimento ininterrotto di volti che raggiungono la gelateria sempre conformi ai sogni, anche a occhi aperti, di Anila, alla sua simpatia creativa, alla sua empatia per i nostri desideri, al suo concorde accordo con le stagioni e i loro frutti.
